“Una preziosa opportunità per ripercorrere le strade dei nostri antenati”: così è stato definito dai vertici dell’Associazione di promozione sociale “Amici dell’Orologeria Pesarina Giovanni Battista e Remigio Solari” (con sede a Pesariis, nell’alta Carnia) il viaggio di studio organizzato domenica 22 maggio su invito della Comunità degli Italiani di Parenzo, nel quadro della seconda annualità del progetto “Il Tempo della Serenissima”.
Una quarantina fra soci, rappresentanti istituzionali ed esperti di quel prezioso retaggio storico costituito dall’orologeria artigianale, sviluppatasi in Valpesarina dalla fine del ‘600 irradiandosi e accomunando poi progressivamente il paesaggio urbano di tante città nei territori della Serenissima, dal Veneto alla Dalmazia fino alle isole greche, con l’installazione degli inconfondibili orologi da torre su campanili e torri civiche, hanno potuto conoscere di persona luoghi, personaggi e aneddoti significativi di quell’epopea.
La delegazione, guidata dalla presidente Rosa Maria Solari con a fianco i referenti scientifici prof. Stefano Solari (docente all’Università di Padova) e Alceo Solari (discendente di 8^ generazione dei fondatori dell’ “Antica e premiata Fabbrica di orologi da torre F.lli Solari” di Pesariis) è stata accolta alla Comunità degli Italiani dal presidente Ugo Musizza – anche nella veste di vicesindaco della Città -, dalla presidente della Giunta esecutiva Lara Musizza e dal vicepresidente Denis Visintin che, quale ricercatore e Redattore responsabile del volume scientifico in corso di preparazione, ha fornito agli ospiti tutta una serie di notizie e di risposte alle varie curiosità.
Facevano parte della delegazione il sindaco Erica Gonano e l’assessore alla cultura Gino Capellari del Comune di Prato Carnico, sede il Museo dell’Orologeria Pesarina, a sua volta impegnato in progetti culturali nello stesso settore con il sostegno della Regione Friuli V. Giulia.
Tutto il gruppo si è poi recato nel Municipio di Parenzo, ove il sindaco Loris Peršurić affiancato dal suo vice Ugo Musizza e dal consigliere Andrea Crevato ha riconfermato il grande apprezzamento per l’iniziativa della Comunità degli Italiani incentrata sulla valorizzazione dell’itinerario dell’Orologeria storica fra Veneto, Istria e Dalmazia efficacemente supportata dalla Regione del Veneto, sia per la valenza culturale che per le potenziali ricadute turistiche. “Auguro – ha detto il sindaco Peršurić “un lavoro di successo e che le esperienze e le conoscenze di questo progetto siano fonte di idee e incentivo per ulteriori ricerche”.
Il consulente del progetto Franco Rota ha sintetizzato a sua volta l’attuale fase delle attività, che comprende la raccolta degli Atti della Giornata di studio del 22.10.2020 e l’integrazione con ulteriori documenti, frutto della seconda tornata annuale di ricerche. Ha definito particolarmente rilevanti i nuovi apporti assicurati dal Comune di Castelfranco Veneto, partner co-finanziatore e testimone di buone pratiche già ben avviate per valorizzare turisticamente l’antico orologio Solari della torre civica, ma non meno significative le compartecipazioni della Comunità degli Italiani di Umago, della Scuola Italiana B. Parentin di Parenzo e quella più recente del Comune di Chioggia. Quest’ultimo centro veneto ospita infatti l’orologio meccanico considerato in assoluto il più antico, o quanto meno uno dei più antichi, di tutta l’Europa. I contatti sono stati estesi pure al Montenegro, in quanto il Comune di Cattaro vanta un ricco archivio storico e un orologio di fattura pesarina ben visibile sulla torre civica, commissionato al tempo della Serenissima e armonicamente incastonato nelle locali vestigia veneziane.
Denis Visintin ha sottolineato altresì l’utile spinta che il progetto ha dato a concreti interventi di restauro e ammodernamento degli orologi da torre in diverse città dell’Istria, ad esempio a Buie. Si tratta di lavori necessari per salvaguardare la buona conservazione, la funzionalità e l’estetica artistica degli antichi apparati, con l’aggiunta – non invasiva – di moderni supporti meccatronici. Ci si sta adoperando inoltre affinché l’apparato meccanico dell’antico orologio Solari di Parenzo, conservato all’interno del campanile della Basilica Eufrasiana sotto la cella campanaria, venga ricollocato al pianterreno, in un allestimento più accessibile per le visite e corredato da un pannello descrittivo.
La delegazione ha completato la giornata di studio con una tappa a Orsera, ottenendo notizie sul relativo orologio storico, anch’esso di produzione pesarina, del quale però si conserva solo il quadrante.
Il presidente della locale Comunità degli Italiani di Orsera Mario Gasparini ha fatto gli onori di casa, compiacendosi con i colleghi parentini e condividendo la soddisfazione per l’unanime apprezzamento espresso da tutti partecipanti per l’ottima riuscita dell’iniziativa. L’evento ha ottenuto ampio risalto nei media della regione istriana. La Città di Parenzo / Grad Poreč ha pubblicato un comunicato di sintesi nel proprio sito istituzionale, corredato anche dalla versione italiana.