(11.XI.2022) Sono iniziati questa settimana a cura del Comune di Rovigno i lavori di restauro
conservativo dell’antico Orologio comunale e la ristrutturazione interna dell’edificio che lo ospita: la
ben nota Torre dell’Orologio.
Dalla comparazione delle tecniche costruttive si può desumere che il pregevole manufatto
meccanico risale al XVIII secolo. Antonio Solari, residente a Pisino, discendente della rinomata
dinastia di maestri orologiai di Pesariis, effettuò nel 1869 un intervento che permise l’aggiunta del
pendolo e dello scappamento.
Per la continuità e la tradizione nella fabbricazione e restauro di orologi meccanici nell’area,
nonché per le referenze dei lavori dell’appaltatore selezionato, il Dipartimento per la
Conservazione dei beni storico-artistici nella Regione Istriana ha rilasciato l’approvazione per
l’esecuzione dell’attuale intervento all’azienda friulana Solari Roberto.
Dopo il trasporto delle parti meccaniche in officina, è prevista la pulizia dell’intera attrezzatura, il
rimontaggio della macchina, la lubrificazione delle parti in movimento, la protezione con un
antiossidante e la sostituzione delle funi portanti i pesi di zavorra. Lo smontaggio del quadrante e
del meccanismo è programmato prima dell’esecuzione dei lavori edili e artigianali. Il montaggio
dell’orologio restaurato, dei collegamenti con le periferiche, il collaudo e le regolazioni avranno
luogo dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione interna della torre, comprendenti a loro
volta la rimozione della scala e del pianerottolo in condizioni fatiscenti, la costruzione di una nuova
scala e del pianerottolo con struttura in metallo e gradini in legno.
Sono previsti inoltre il ripristino completo dell’intonaco e la prima fase di installazione del nuovo
impianto elettrico. I lavori sono eseguiti secondo il progetto generale dell’architetto Klara
Pustijanac, per un investimento complessivo di circa 735.000 HRK, L’ultimazione è prevista per
l’inizio di gennaio 2023.
Va ricordato che il Comune di Rovinj-Rovigno aveva in precedenza ristrutturato la facciata
dell’edificio, le terrazze del tetto e curato la ricostruzione delle campane in bronzo.
La costruzione della Torre risale al XII secolo; all’epoca, faceva parte delle mura della città e al
pianterreno ospitava un carcere per reati minori. Più volte rimaneggiata, assunse il suo aspetto
definitivo nel XIX secolo. Nel 1907 sulla sua facciata è stato collocato il leone veneziano che in
precedenza decorava la “torre del ponte” (antistante al Museo). La sua iscrizione, oggi quasi
illeggibile, recita: ALLIGER ECCE LEO TERRAS MARE SIDERA CARPO (in istro-veneto:
“Stranier, mi son Leon, domino la terra, el mar e le stelle”).
Alla sommità della Torre dell’Orologio si trovano due campane in bronzo sovrapposte
verticalmente, montate su una struttura in ferro con volute decorative e sormontata da una
bandiera metallica che riporta ben visibile il numero 1907, anno della ristrutturazione. Sulla
campana superiore si trova l’iscrizione “Destinata alla torre dell’Orologio, Rovigno 1922”, che ne
conferma l’anno di installazione. Sulla campana inferiore si legge l’analoga scritta “Destinata alla
torre dell’Orologio del municipio di Rovigno”. Le campane vennero prodotte nella fonderia triestina
Lapagna.
Cfr. sull’argomento anche gli articoli di Roberta Ugrin pubblicato nell’edizione 10.11.2022 de La Voce del
Popolo e di Valmer Cusman pubblicato su Il Piccolo del 14 novembre 2022 scaricabili in basso.