Il Tempo della Serenissima
Valorizzazione storico-culturale e turistica della tradizione orologiaia nell’istro-veneto
Contenuti e finalità del progetto
L’architettura dei centri abitati, la silhouette dei campanili, lo stile delle torri municipali sono gli elementi che nel modo più immediato accomunano il paesaggio veneto a quello delle regioni costiere dell’Istria e della Dalmazia.
Un elemento di non poco rilievo che contraddistingue tali edifici di prestigio e che a sua volta balza all’occhio del visitatore è costituito dagli antichi orologi da torre, incastonati nelle facciate di cui fanno parte integrante.
Si deve in gran parte alla plurisecolare attività di poche dinastie di maestri artigiani orologiai: i Cappellari, i Machin, soprattutto i Solari, se – a Castelfranco Veneto come a Umago, a Badia Calavena come a Parenzo, e così via – la piazza principale della città è connotata da un antico e splendido orologio in ferro forgiato: frutto di una tradizione produttiva originatasi dall’osmosi di conoscenze tecniche iniziata nel 17° secolo fra Venezia, il Tirolo e altre regioni europee per svilupparsi poi in maniera autonoma nei territori della Serenissima, seguendo un percorso di continuo affinamento tecnico ma nel rispetto di canoni estetici tradizionali.
In base a un primo riscontro degli archivi, sono da attribuire a quei maestri orologiai, originari della Val Pesarina, gli impianti esistenti in almeno 20 città del Veneto e in non meno di 240 località dell’Istria, della Dalmazia e del Montenegro (Qui l’elenco pure se non esaustivo).
L’elevato valore emblematico di questi antichi manufatti, che accomunano tanti edifici di origine veneta e che sovente sono affiancati o sovrapposti al Leone Marciano, ha spinto la Comunità degli Italiani di Parenzo a impostare un progetto di valorizzazione storico-culturale, in grado di favorire anche interessanti ricadute di ordine economico-occupazionale e turistico.
Il progetto, finanziato dalla Regione Veneto ai sensi della L.R. 15/94 sulla salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta in Istria e Dalmazia (programma 2019), abbraccia quali partner cofinanziatori il Comune di Castelfranco Veneto (TV), la Città di Parenzo, la Comunità degli Italiani di Umago e, quale ulteriore partner, il Comune di Badia Calavena (VR). Esso prevede:
a) attività di ricerca storica: ricognizione e definizione delle fonti d’archivio, di testimonianze e reperti; elaborazione di un testo descrittivo generale sull’evoluzione tecnica sviluppata dalle antiche manifatture orologiaie nell’istro-veneto, con una sottolineatura al loro carattere interregionale e transnazionale che sin dalle origini ne ha improntato lo sviluppo;
b) mappatura degli orologi da torre in ferro forgiato, prodotti artigianalmente e installati nel corso del tempo nell’area istro-veneta, dalmata e montenegrina; focus sulle apparecchiature tuttora funzionanti, sui relativi aspetti costruttivi, estetici e manutentivi; descrizione degli orologi più antichi e di particolare pregio; verifica del relativo stato (impianto funzionante e ammodernato, impianto da restaurare, impianto custodito in deposito, impianto irreperibile); costruzione del data-base, definizione del format di una scheda descrittiva armonizzata (sintetica e dettagliata); compilazione dei dati didascalici, selezione e integrazione del materiale iconografico;
c) organizzazione di un Workshop interregionale istro-veneto sul tema, nella sede della Comunità degli Italiani di Parenzo, preceduto da eventi locali di presentazione del progetto nelle fasi iniziali e da eventuali successivi eventi tematici, nei centri interessati.
d) predisposizione di segnaletica a scopo culturale e turistico, da collocare in corrispondenza dei manufatti: campanili, edifici di culto, torri, musei, municipi dotati orologi storici (elaborazione del relativo format descrittivo plurilingue, avvio delle procedure autorizzative, installazione di alcuni primi esemplari di tabelle dotate di codice QR per un facile accesso da smartphone al data-base delle notizie storiche più dettagliate;
e) attivazione di un sito web dedicato, quale diffusore delle notizie sul tema e quale strumento di promozione del nuovo itinerario turistico-culturale tematico transfrontaliero, ecosostenibile e accessibile, incentrato sulle località dotate di antichi orologi da torre e/o di collezioni museali rilevanti per la conoscenza di questo peculiare patrimonio storico-culturale istro-veneto; coinvolgimento di tour operator; formazione di guide turistiche; azioni di comunicazione.
Una seconda fase annuale del progetto, già delineata dai promotori, dovrebbe comprendere:
f) il completamento delle ricerche, dell’implementazione di notizie e immagini nel data-base, l’estensione dell’installazione di tabelle turistico-descrittive nel maggior numero possibile di tappe dell’itinerario tematico transfrontaliero, la prosecuzione delle iniziative di promozione;
g) la pubblicazione di un volume illustrativo, in elegante veste grafica, inteso a valorizzare i risultati della ricerca e a supportare la divulgazione di questo retaggio culturale;
h) l’impostazione di un piano di attività formative nel campo meccatronico, per lo sviluppo di professionalità specializzate nel recupero, restauro e manutenzione degli orologi meccanici di pregio, e nell’implementazione di moderne soluzioni di automazione e telecontrollo applicabili agli antichi orologi da torre (attività da realizzare in collaborazione con istituti tecnici dell’area istro-veneta).